Scuole e Istituti

IL Mondo cambia....e l' HI-TECH impazza..
Ma la Scuola pare non accorgersene.... sopratutto nei gradi più bassi, diciamo tra Elementari e Medie, che
del resto rappresentano l'obbligatorietà, ma anche nei Licei / istituti Prof e nelle Università non si scherza in
quanto a carenze formative, fatto salvo qualche caso particolare....


I soldi per le "caz...cavolate più improbabili" ci sono sempre, ma quando si tratta di investire per "forgiare"
gli Italiani di domani, e capitalizzare il futuro, che direttamente o indirettamente ci riguarda, allora....
non c'è né... quindi, che si fa..?
Ai portoni delle Aziende  non si potrà più bussare, considerando che ne spariscono circa 100.000  all'anno
e che quelle rimaste arrancano per non affogare in debiti collettivi, GENERATI DA UNA SOCIETÀ troppo
costosa, che per pareggiare i conti, trasforma tutto in TASSE....
Si perché, è giusto dirlo,  il DIVARIO tra la Scuola e il Lavoro, viene da sempre "colmato" dagli
investimenti che le Aziende e/o gli Enti profondono nella formazione dei neo collaboratori, che spaesati
e intimoriti, arrivano presso di esse con ancora in mano l'agognato pezzo di carta che li certifica...

Preparazione, che non può prescindere dall'essere fatta, pena l'impossibilità di lavorare , e che per
antonomasia, proviene solo in piccola parte dai vari Enti preposti, (in questo caso le Università) che
distolti dalle difficoltà di gestione dei loro stessi "microcosmi", perdono di vista il bene ultimo e più
importante che dovrebbe peraltro essere quello che giustifica la loro esistenza: LO STUDENTE......
 
In effetti, dove l'interesse reale è rappresentato dalla preparazione del giovane uscente, (non parlo di VOTI,
quelli si possono dare anche a un manico di scopa, ma di CAPACITÀ immediatamente utilizzabili)
l'organizzazione è ben differente, e anche gli investimenti non vengono "dispersi" in bui angoli interni, ma
arrivano direttamente nelle aule, sotto varie forme....

Ergo, a cosa porterà tutto questo..? vedremo sicuramente aumentare il numero di "senza-Lavoro-qualificati",
proprio perché verrà a mancare questo importante 'ammortizzatore scolastico-lavorativo', e l'impreparazione
sarà ancora più accentuata, diminuendo le già risicate possibilità di impiego...

Perché una corretta istruzione è importante nei periodi di crisi... (ma anche dopo, o prima)
Proviamo a simulare lo schema di percorso studio-lavoro di un ragazzo medio e delle conoscenze che ne
può ricavare dai vari step..
Premetto che il focus, è sempre sulla gestione, manipolazione e apprendimento inerenti le materie di stampo
tecnologico, non per appartenenza "partigiana", ma perché di fatto è dove si misura il gap tra istruzione
e collocazione in ambito lavorativo...
Sono fermamente convinto, che le materie umanistiche siano ben traslate da insegnati capaci e motivati
a giovani parimenti desiderosi di apprendere e che la tradizione Italiana in questo campo,sia ben
rappresentata..... Ma ahimè, tutto ormai si muove all'ombra dell' HI-TECH, e non avere una minima
preparazione in questo campo, esclude al 90% la possibilità di reperire un lavoro..

SCUOLA ELEMENTARE 5 gradi
Informatizzazione, con strumenti obsoleti e spesso non funzionanti,
di solito, demandata al buon cuore (e ai soldi) dei Genitori, che oltre
alle già troppe spese per il sostentamento di base e scolastico, "finora"
si sono accollati anche questa... (non è detto che in futuro, visto l'andazzo,
riescano a mantenere l' onere, che peraltro non gli compete..)
Dai 5 gradi "elementari" escono acerbi adolescenti con le idee
un po confuse, bravissimi e velocissimi con tablet e smartphone,
permeati di tecnologia fino all'osso che, svogliatamente e senza
interesse, hanno partecipato ai programmi proposti da una Scuola
che non gli assomiglia per niente, e che non vive nel loro tempo..
Ho visto di recente, giuro, un istituto che esibiva con orgoglio
ben 8 PC del 1997... con relativi software.....quasi un reliquiario..
SCUOLA MEDIA 3 gradi
Anche qui si ripete in parte il copione precedente, c'è qualche sprazzo
in più per merito di qualche Insegnante, più volenteroso ed entusiasta di altri
al riguardo delle nuove metodologie, ma di solito o vengono riassorbiti e
uniformati dal gruppo, oppure non hanno i mezzi per sostenere in concreto
le loro idee...
Dai 3 gradi "della Media dell'obbligo", arrivano con furore (qui gli ormoni
impazzano) adolescenti che dovrebbero avere ormai chiaro quale possa essere
la loro inclinazione futura, ma purtroppo non è cosi.
Non sono stupidi, sono solo giovani, ma non stupidi.. molti "mollano"
indipendentemente dall'andamento economico, proprio perché hanno capito
che sarebbe uno spreco di anni inutile, studiare in determinate condizioni...
Recentemente, si è potuto  assistere alla partenza di gruppi di ragazzi,
neanche diplomati, che tentano la carta del lavoro all'estero, qualsiasi impiego,
pur che ci sia..
Non c'è niente da fare, la Scuola, così com'è non attrae, non incuriosisce
non ha i presupposti di modernità necessari, non si evolve e non usa mezzi
consoni al periodo, sembra più una cosa che "bisogna" fare, o un posto dove
stare parcheggiati, piuttosto
che un trampolino per il futuro..
LICEO E UNIVERSITÀ
Qui si potrebbe pubblicare un libro, ma l'anteprima ha già chiarito a grandi linee
le problematiche, che non cambiano rispetto alle precedenti situazioni, sono solo
amplificate e più complesse.. la discussione fatta poco sopra accennava proprio
alla preparazione ultima, prima del "salto" nel mondo reale, e non c'è molto da
ricamarci sopra....penso non si possa essere più chiari...
Del resto, chi ha avuto almeno un figlio universitario, sa di cosa stiamo parlando....

Ma, parliamo anche di soluzioni, non solo di problemi..
Dalla "lunga" premessa, (tralasciando per un momento la situazione economica che certo non aiuta) si evince
che il denominatore comune per riportare la Scuola al passo con il "mondo di fuori", è l'utilizzo di strumenti
tecnologici adeguati e aggiornati..
Il software, oggi più che mai, è la chiave di volta della nostra società , tutto succede grazie
a programmi che elaborano, decidono, risolvono, modificano, visualizzano, ecc..... tutto quanto..!

E' anche evidente che soldi per attuare i necessari cambiamenti "GHE N'È MINGA"... ed allora
è qui che si gioca la partita, ed è qui che i sistemi a Utilizzo Libero (LINUX, BSD, SOLARIS) potrebbero
venirci incontro in modo concreto..
Grazie alla loro grande "potenza" e versatilità, si arriverebbe a modernizzare tutto il comparto
"Educational" A COSTI ZERO...con un incremento di nuova conoscenza incredibile.... ma allora...
perché non farlo..? Già..è una bella domanda...

Ma, lasciamo stare i quesiti irrisolti, e diamo una "spolveratina" al libro del tempo, vediamo
come è nato il software e scopriamo anche "chi ha fatto cosa", se non altro per capire esattamente
di cosa stiamo parlando, non vorremmo MAI si pensasse, che le soluzioni a cui facevamo riferimento
sopra, possano essere solo dei "ripieghi"......
Vedremo invece, che tutto nasce proprio da Unix e quindi.... Ecco la
cronistoria informatica per chi
non c'era (troppo giovane) o era semplicemente non interessato..... Facciamo un salto
al neozoico..


Neozoico Informatico ???

  1. Anni 80, nel mondo sta esplodendo l'elettronica di consumo e sopratutto l'informatica, che passa da ruolo specializzato e costosissimo, a qualcosa di pionieristico, ma accessibile a diversi appassionati (ME COMPRESO)..

  2. L'Italia assorbe le nuove tecnologie, sopratutto da un punto di vista commerciale, ma pecca decisamente in preparazione, dato che né le scuole né l'informazione globale, sono in grado di dare istruzione e informazioni adeguate . Al nostro paese, sembra interessare poco questa rivoluzione, oserei dire epocale, e lo dimostra già da subito (1990 - 2000), con i numeri e le percentuali infinitamente più bassi rispetto al resto d'europa e agli “States”

  3. In questo contesto, prendono vita in USA, alcune piccole società con le idee chiare sul come si sarebbe trasformato il mondo una volta rese disponibili le nuove risorse tecnologiche, e quindi, “armati” di prodotti decisamente economici e leggeri, (rispetto ai monumentali S.O. nati a cavallo degli anni 60, dal MULTICS (62), a UNIX (69), a BSD e MINIX (70), che giravano su sistemi “economici” da (130.000 $)) e di vista Acuta e naso ben funzionante, investono e “ci credono”, a tal punto da diventare parte della “storia” informatica che “in parte” conosciamo. Cito G.Kildall (Digital Research), S.Jobs (apple), B.Gates (microsoft).

  4. Il Primo S.O completo per piccoli computer basati su 8080 e 8085, verso la metà degli Anni 80, è il CP/M-80 della Digital Research, il cui clone QDOS (Scp), diede vita a MS-DOS (Microsoft) e successivamente a PC-DOS (Ibm).
    Dovremo però aspettare il 1984, per avere anche la finestra grafica con relativo “mouse”, ad opera di Steve Jobs, che prendendo spunto
    dai prototipi di XEROX per UNIX, brevettò furbescamente la G.U.I e implemento il famoso MAC OS, lasciando tutti con un palmo di naso.
    Chi la fa l'aspetti, dice il proverbio, e cosi fu. Il buon Jobs subì la stessa sorte ad opera
    di Bill Gates, che appena dopo (1990) partorì la prima release di Windows 3.0, che non era neanche un Sistema Operativo vero, ma solo una cover per il dos, ma era tale la fretta di uscire sul mercato, che venne “sviluppato in corsa”..

  5. Furono anni “di piombo”, e i vari “attori” non si risparmiarono nessun colpo basso, perché avevano compreso che arrivare primi in quei prossimi fatidici 15 anni, avrebbe cambiato le loro vite e quelle delle loro “piccole” società

  6. Poi, la crescita, a fasi alterne, per tutti questi partecipanti, che ormai avevano il Dollaro al posto della pupilla, e che purtroppo non parlavano mai di qualità del prodotto fine a se stesso, ma sempre di rapporto qualità/prezzo e fatturato, peraltro sempre molto vantaggiosi per loro.

  7. Anche se non l'ho accomunato ai pionieri Americani, ci fu un altro grande protagonista che contribuì pesantemente” alla visione attuale del mondo hi-tech: Linus Torvald, un capace studente Finlandese, che per pura passione e per spirito liberista, riusci a implementare un KERNEL Unix-Like a costi zero, talmente performante e stabile, da essere immediatamente utilizzato dalle allora nascenti distribuzioni.
    1991 nasce LINUX.... e tutto è in controtendenza.
    I puristi della programmazione accolgono entusiasti il codice Linux, snello, sicuro e completamente aperto, potente con
    enormi possibilità di crescita e a costo "zero". Ed è proprio la mancanza di una strategia "commerciale", che farà
    avvicinare migliaia di ingegneri informatici, appassionati capaci, utenti evoluti, che formando le famose "comunity",
    daranno vita a progetti completi, con migliaia di pacchetti e driver a disposizione di tutti, in sintesi, nascono le "DISTRO",
    tecnicamente perfette, con migliaia di correzioni giornaliere, che eliminano quasi del tutto i fastidiosi "BUG", croce e
    (mica tanto) delizia dei "sistemi" commerciali...
    E proprio a questi, che nel frattempo,erano diventati colossi e presentavano release sempre più graficamente accattivanti,
    ma scarse in contenuti e
    in sicurezza, si rispondeva con soluzioni tecniche di assoluto valore, pensate per risolvere
    problemi e non per crearne altri...
    Da sempre, il divario tra i vari sistemi è stato tecnologico... da una parte bei prodotti con basi fragili e codice
    "economico", che hanno garantito una grande 'escalation' e guadagni enormi... e dall'altra, le Linux Box, più
    complete e performanti, ma non pubblicizzate e spesso erroneamente indicate come "difficili da usare"...
    Probabilmente, il fatto di essere completamente aperte, di non avere nessuna restrizione e avere disponibile tutto
    il codice, incuteva una sorta di timore, ed è diventata una delle tante "leggende metropolitane", che ne hanno
    sicuramente penalizzato la diffusione....  "LINUX è difficile", frase spesso sentita, sopratutto da chi non l'ha mai
    ne visto ne usato....


I sistemi Open, Linux in testa, rappresentano oggi
una grande piattaforma,
che non ha costi, che è , legale,
dedicata allo studio
e al lavoro, elaborata dalle più famose e quotate università e da una moltitudine di
comunità scientifiche, moderna, tecnologica e sempre costantemente aggiornata, presente ormai su
molteplici tecnologie, dai telefoni ai navigatori, alla sicurezza nelle banche, ai tablet, alle smart TV, ai
Server Aziendali, ai Social Network...e ultimi i Video Game di fascia alta (vedi STEAM).
Tutti, hanno capito l'importanza di usare codice aperto e redistribuibile..... Aziende del calibro
di ORACLE, IBM, GOOGLE, INTEL, AMD, CORTEX, ACER più tantissime altre a livello mondiale
sono già orientate, con prodotti e strategie, in questa direzione...... Statene certi, il futuro avrà questo colore...
Bisogna solo "approfittarne".....